SKIN DEEP : MAC – Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, Italy, 2020
At the Premio Lissone 2018, the Jury of Marco Meneguzzo, Demetrio Paparoni and myself assigned the ‘Premio MAC’ (MAC Prize) to Alexis Harding, a recognition which enabled him to plan a one-man show at Lissone Museum. The exhibition, which is taking place two years later, highlights the artist’s chromatic density and intensity.
Due to a rethinking of the limits of paint, the artist redefines its epidermis which, although losing grip on the canvas, acquires a greater hold on reality. Harding has created a series of paintings, which reflect a modus pingendi able to stay porous and flexible, as if they were still in the making, on the main floor of the museum. The artist explained, “These works are manipulated and ‘painted’ in many absurd and eccentric ways in relation to irrationality and control in equal measure.
Some works I touch and tamper with and literally put my hands under the skin and surface – whilst others are ignored and gravity is allowed to take its role.” Harding is a leading exponent of so-called ‘processual painting’; he explores and celebrates the intersections between abstraction and representation. His work is a combination of strategy, control, irrationality and abandon which instigates the work to find its breaking point. Alexis Harding celebrates the identity and authenticity of art without any compromise in the constant search for changeable, unexpected and catastrophic aspects.
In occasione del Premio Lissone 2018, la Giuria formata da Marco Meneguzzo, Demetrio Paparoni e dal qui scrivente aveva assegnato il “Premio MAC” a Alexis Harding, riconoscimento che gli ha permesso di programmare una mostra personale al Museo di Lissone. L’esposizione, che si concretizza a distanza di due anni, mette in luce la densit. e intensit. cromatica dell’artista.
Grazie a una pratica di ripensamento dei limiti della pittura, l’artista ridefinisce l’epidermide della pittura, che – pur perdendo aderenza con la tela – acquista maggiore aderenza con la realt.. Nel piano nobile del Museo, Harding ha realizzato una serie di dipinti che rispecchiano un modus pingendi capace di mantenersi poroso e flessibile, come se fosse ancora in fieri. .Queste opere., spiega l’artista, .sono manipolate e “dipinte” in modi molti assurdi ed eccentrici relazionandosi in egual misura con l’irrazionalit. e il controllo.
Alcune opere le tocco e le manipolo mettendo letteralmente le mani sotto la pelle e la superficie, mentre altre vengono ignorate e alla gravit. . permesso di svolgere il suo ruolo.. Esponente di spicco della cosiddetta “Pittura processuale”, Harding esplora e celebra le intersezioni tra astrazione e rappresentazione; il suo lavoro . una combinazione di strategia, controllo, irrazionalit. e abbandono che istiga l’opera a trovare il proprio punto di rottura.
Alla costante ricerca di aspetti mutevoli, imprevedibili e persino catastrofici, Alexis Harding riesce a celebrare l’identit. e l’autenticit. della pittura, senza alcun compromesso.
Alberto Zanchetta
Artistic Director MAC Lissone